Giuseppe Rigutini

Giuseppe Rigutini e Carlo Lorenzini, si conobbero nel 1868, in occasine della collaboazione al Dizionario della lingua dell’uso fiorentino, da quell’anno rimasero sempre buoni amici di bevute. Secondo Collodi Nipote, fu persino Rigutini a convincere Collodi a scrivere per l’infanzia e fu Rigutini il primo a pubblicare la biografia di Carlo Collodi: Note Gaie. Non esiste la biografia di Rigutini Giuseppe, per certo si sa che era un forte anticlericale. Nel Vocabolario italiano della lingua parlata, Rigutini, assieme al coautore Pietro Fanfani il termine “clericale” un neologismo a cui guardare con molta diffidenza:
«Oggi nel linguaggio politico, fecondo sempre di nomi nuovi, dicesi di colui che è addetto a un partito, nemico sotto colore di religione a ogni civile libertà e usasi più spesso in forza di sostantivo».
Fu anche giornalista sul periodico La Lente (IL PADRE DI PINOCCHIO pag 131).

 Fu tra i fondatori della “Società dantesca”.
Dopo la morte di Carlo Collodi, consigliò a Paolo Lorenzini e famiglia (fratello di Collodi) di distruggere le carte collodiane, e lo fece assieme a loro, scegliendo quindi cosa tenere e cosa bruciare.
Fu anche artefice di pesanti correzioni sulle raccolte collodiane postume, per eliminare testimonianze lesive della memoria di Carlo, al quale, per attestazione del Collodi nipote, andranno attribuiti amori esuberanti e una figlia illegittima che egli non potè riconoscere, perchè l’amante era già sposata.

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