Ma che lo friggono Pinocchio?

“… la mia mamma, Bice Bianciardi, conobbe bene il Collodi, e mi raccontava una storiella. Suo padre, un avvocato, portava un giorno in giro la figlioletta, e s’imbatté per strada con il Lorenzini, assieme al quale si trattenne un po’ a parlare. Era l’epoca in cui Pinocchio veniva pubblicato sulla rivista, ed era giunto alla puntata in cui, se non sbaglio, l’uomo Verde infarina il burattino davanti alla padella e… Così finiva la puntata e la mia mamma – quando i due già stavano salutandosi – non resse alla curiosità e: Sor Collodi, proruppe, ma che lo friggono Pinocchio? E il Lorenzini ridendo: no, bambina, stai tranquilla, no!”[1]



[1]     Da una lettera di A. Chesne Dauphiné a F. Tempesti

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